Eventi

Giovanni Leto a Noto nella mostra “NOVECENTO Artisti di Sicilia da Pirandello a Guccione”, curata da Vittorio Sgarbi.

Giovanni Leto, Senza titolo, 2017.
Carta e pigmenti su tela, cm. 120×120

“NOVECENTO Artisti di Sicilia da Pirandello a Guccione”

“ Un secolo di arte siciliana vuol dire, in larga misura, un secolo di arte italiana. La Sicilia del Novecento , sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità prevalente della cultura italiana. Tante vite, tante esperienze al centro del mondo in una isola fuori dal mondo” – Vittorio Sgarbi

OLTRE 180 OPERE IN MOSTRA

I capolavori dei piu’ grandi artisti siciliani dal novecento ad oggi

120 dipinti, 40 sculture e 20 fotografie

TITOLO DELLA MOSTRA: “Novecento – Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione” a cura di Vittorio Sgarbi

SOTTOTITOLO: La mostra che racconta un secolo di arte siciliana

PERIODO: Dal 4 febbraio 2020 al 30 ottobre 2020

NAZIONE: Italia

REGIONE: Sicilia

LOCALITA’: Noto

LOCATION: Convitto delle Arti Noto Museum

PRODOTTA DA: Mediatica srl

IN COLLABORAZIONE CON: SiciliaMusei

A CURA DI: Vittorio Sgarbi

CATALOGO: Giorgio Mondadori

Tra gli artisti  in mostra:  Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Pietro Consagra, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Giovanni Leto, Salvatore Provino, Paolo Scirpa, Paolo Schiavocampo, Pino Pinelli.

PONTE DI CONVERSAZIONE CON PAOLO AITA

Giovanni Leto, “Ignoto”, 2015

Carta e pegmenti su tela, cm. 80×60

 

Ponte di conversazione con Paolo Aita

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese

La mostra è una collettiva di 55 opere create da artisti vari in omaggio al calabrese Paolo Aita, poeta, scrittore e critico d’arte e musicale.

La mostra Ponte di Conversazione con Paolo Aita nasce con l’intento di approfondire l’opera di Paolo Aita: poeta, filosofo, letterato, giornalista, redattore di programmi musicali su Radio Vaticana e curatore di mostre. L’esposizione, è stata progettata come un unico percorso costituito da poesie e opere d’arte: alcune liriche cinesi del periodo T’ang tradotte in italiano da Paolo Aita – estratte dal suo libro “Dove l’acqua riposa” – saranno associate a 55 opere d’Arte Contemporanea.

L’esposizione si muove in uno spazio di ricerca interdisciplinare tra il limite e il confine: il confine disegna una linea immaginaria tra situazioni diverse, tende alla staticità pur restando temporaneo, mentre il limite è mutevole in quanto tensione continua verso l’oltre/altro. I due termini caratterizzano lo spirito di ricerca e condivisione di questi incontri, che vogliono unire i confini delle specificità culturali con la vitalità prodotta dalla condivisione nei diversi campi del sapere.
Lo spazio di confine diventa così occasione di dialogo, un filo conduttore di ricerca e confronto con Uomo-Ponte che ha consegnato, attraverso il suo lavoro, un invito, una direzione culturale e spirituale.

La mostra fa parte del programma di ContemporaneamenteRoma19, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale in collaborazione con SIAE.

Informazioni

Luogo

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese Roma 

Orario

Dal 20 dicembre 2019 al 23 febbraio 2020
Da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 – 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30)
Sabato e domenica ore 10.00 – 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30).
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00 (ingresso consentito fino alle 13.30)
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio

N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli Avvisi

Biglietto d’ingresso

ingresso gratuito alla mostra e al museo

Giovanni Leto – Ritratto d’Ignoto

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea
di Palermo

Inaugurazione mostra

Giovanni Leto
Ritratto d’ignoto
a cura di Franco Lo Piparo

5 dicembre 2019
ore 17.30

Palermo, Cappella dell’Incoronata
Via Incoronazione, 11

Palermo. Giovedì 5 dicembre, alle ore 17.30, presso la Cappella dell’Incoronata, si inaugura la mostra “Ritratto d’ignoto” di Giovanni Leto.
La mostra, appositamente pensata dall’artista per i suggestivi spazi della Cappella dell’Incoronata, si articola nella navata e nella sala ipostila con lavori che modulano l’ambiente espositivo dialogando con un “luogo” carico di storia e di cultura.
“Ritratto d’ignoto” dà voce ad una personale e originale interpretazione dell’artista sul suo essere nel mondo e rappresentarlo, come in un gioco di scatole cinesi, attraverso altre “rappresentazioni” di mondo: le pagine dei quotidiani.
La carta dei giornali è, infatti, la materia principale della sue opere, arrotolata in strisce, stratificate e poste in relazione al fondo della tela e alle pennellate di colore che spesso ne contornano la spazialità.
Come afferma Franco Lo Piparo, nel testo critico presente nel catalogo della mostra: “Le rappresentazioni artistiche di Leto sono costruite con la materialità di altri pezzi di mondo che sono essi stessi immagini del mondo”.
La scelta stessa del titolo allude alla rappresentazione di ciò che si ignora o non si può vedere. Come afferma Lo Piparo: “ Tutta l’arte religiosa e sacra altro non è che la rappresentazione dell’invisibile. Si può dire di più, tutta l’arte figurativa è un mostrare ciò che non si vede. Anche l’arte cosiddetta realistica. Per il semplice fatto che in un’immagine c’è sempre un’idea. Un’immagine, qualunque essa sia, ha in sé un discorso o, ancora meglio, una molteplicità di discorsi possibili. Capire un’immagine equivale a spiegarne il senso con parole. Un’immagine conterrà tanti sensi quanti sono i discorsi possibili che la spiegano. Questo vale in special modo per le opere qui raccolte. L’oggetto rappresentato è altamente filosofico e (meta)fisico: la intelaiatura fondamentale dell’universo. Il tempo, la materia, la forma, l’energia, l’origine dell’universo. In poche parole, Dio nella versione della scienza contemporanea”.
La materia prima di qualsiasi interpretazione possibile, al di là di ogni significato e significante, è dunque protagonista in questa mostra.
Le opere, quadri e installazioni, si dispiegano nello spazio espositivo declinando quei concetti che stanno alla base del lavoro di Giovanni Leto – tempo, spazio, forma; materia, energia; memoria, oggetto, segno – ma sempre attraverso l’uso delle carte e delle stoffe arrotolate e fittamente addossate le une alle altre, secondo una pratica artistica, adottata a partire dagli anni ottanta nella serie “Orizzonti”, divenuta cifra stilistica dell’artista. Tale pratica si evolve negli anni successivi in concrezioni che lievitano e crescono, delineandosi sempre più come oggetti tattili di rinnovata spazialità, oppure iniziano a sfaldarsi, lasciando il posto alla materia pittorica.

In occasione della mostra “Ritratto d’ignoto” verrà presentata al pubblico, nello spazio vetrina di Palazzo Belmonte Riso, l’opera “Senza titolo7”, donata dall’artista per la collezione permanente del Museo, espressione di quell’evoluzione creativa dell’artista che criticamente mirava alla qualità della materia allo stato originario e all’idea di un’arte in grado di contraddire la tradizionale bidimensionalità del quadro per conferire all’opera qualità tridimensionali e rinnovate capacità di dialogo con il pubblico.

Giovanni Leto nasce a Monreale (Palermo) nel 1946. Frequenta a Palermo Decorazione Pittorica all’Istituto Statale d’Arte e Pittura all’Accademia di Belle Arti. La sua ricerca pittorica si è sempre fondata su un acuto interesse per i materiali, collocandosi dapprima in ambito informale, poi approfondendo la valenza tattile dei vari materiali impiegati. A partire dagli an-ni ottanta protagonisti nelle sue opere sono prevalentemente i fogli di giornale attorcigliati manualmente e stratificati sulla superficie della tela. Nel decennio successivo la sua ricerca si concentra sulla creazione di una differente semantica, volta a coniugare fisicità e spazio, cosicché l’opera lascia la parete e si manifesta nella sua totale tridimensionalità. A questi anni appartengono opere de “Il corpo a corpo con lo spazio della pittura reificata” esposte nella mostra personale a Bagheria, presso la Galleria Ezio Pagano. Seguono una serie di installazioni cartacee ed opere ambientali, tra le quali “Made in Italy” (2011) esposta alla 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, iniziativa specia-le per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. La produzione artistica degli ultimi anni è com-posta da lavori in cui la carta attortigliata cede lo spazio ad ampie campiture di colore e ad installazioni più “oggettuali”, come “Corpus temporis”: una serie di involucri cartacei che pendono dal soffitto sorretti a mezz’aria da fili di nylon, sospese “nel tempo e nello spazio”. Il corpo in balia del tempo: le informazioni contenute nei fogli di giornale si consumano, sbiadiscono parole, eventi e concetti che as-sumono la valenza dell’Oltre; presenze scarne, spoglie di significati, corpi divenuti prima scheletri e poi polvere che lo spa-zio assorbe e disperde.
Il curriculum dell’artista è costellato da un’ampia bibliografia e da un corposo elenco di mostre personali e collettive che hanno avuto luogo in Italia e all’estero: Parigi, Berlino, Sydnei, Stoccolma, Helsingborg, Bagdad e New York.

Info Mostra
Giovanni Leto
“Ritratto d’ignoto”
5.12.2019 – 5.2.2020
Testo di Franco Lo Piparo in catalogo
Inaugurazione 5 dicembre 2019 ore 17.30

Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
Cappella dell’Incoronata, Palermo
Via Incoronazione, 11
da lunedì a venerdì ore 9.30 – 13
chiuso sabato, domenica e festivi
Ingresso gratuito

Rosaria Raffaele Addamo
091. 320532 – 3357957040
www.museoartecontemporanea.it
urp.museo.riso.bci@regione.sicilia.it
museo.arte.riso@regione.sicilia.it
https://www.facebook.com/museorisopalermo

IN RICORDO DI PAOLO AITA

 

Giovanni Leto, “Ignoto”, 2015

Carta e pegmenti su tela, cm. 80×60

Copertina catalogo

 

PONTE DI CONVERSAZIONE CON PAOLO AITA

dal 2 al 17 marzo 2017
Complesso Monumentale del San Giovanni
Piazza Garibaldi, 21 – Catanzaro

INAUGURAZIONE GIOVEDÍ 2 MARZO 2017 ORE 17,00

PRESENTATO DA
Vertigoarte – Cosenza,.
Open Space – Catanzaro.
La Nuova Pesa Roma,
Casa delle Letterature, Menexa, Roma
La Nube di Oort. Roma

GLI ARTISTI:

Claudio Adami, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Bizhan Bassiri, Dario Carmentano, Bruno Ceccobelli, Cesare Berlingeri, Simone Bertugno, Arianna Bonamore, Renata Boero, Gregorio Botta, Lucilla Catania Nicola Carrino, Oreste Casalini, Elvio Chiricozzi, Vittorio Corsini, Michele Cossyro, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco Mayer, Davide Dormino, Bruna Esposito, Stefania Fabrizi, Franco Flaccavento, Andrea Fogli, Pietro Fortuna, Orazio Garofalo, Felice Levini, Giovanni Leto, Adele Lotito, G&K Lusikova, Ghislain Mayaud, Marta Mancini, Max Marra, Tommaso Medugno, Daniela Monaci, Albano Morandi, Hidetoshi Nagasawa, Innocenzo Odescalchi, Luca Maria Patella, Salvatore Pepe, Daniela Perego, Donatella Pinocci, Roberto Pietrosanti, Tarcisio Pingitore, Alfredo Pirri, Fiorella Rizzo, Alfredo Romano, Nicola Rotiroti, Guendalina Salini, Giuseppe Salvatori, Primarosa Cesarini Sforza, Giulio Telarico, Vincenzo Trapasso, Antonio Violetta. Musiche di White Satin in omaggio a Paolo di Michele Pisciotta.
Un video memoria di Orazio Garofalo, Titolo: “Paolo” anno 2017.

Catalogo © 2017 Rubbettino Editore
88049 Soveria Mannelli (Catanzaro)
Viale Rosario Rubbettino, 10
Tel. 0968.6664201
www.rubbettino.it

 

 

L’Arte in Sicilia negli Anni “Settanta”, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento, 29 luglio – 25 settembre

 

 

Giovanni Leto, Tracce, 1974, Olio su tela, cm.70×80. Proprietà dell’autore 

Questa raccolta di opere, di artisti, che hanno determinato il clima culturale e il carattere di quelli Anni ‘”Settanta” del Novecento in Sicilia, vuole essere come lo still life, parziale ma eloquente, di un’azione vitale che si è svolta in un tempo ormai lontano e oggi ritorna nei tanti frammenti sospesi che acquisiscono il valore della ricerca, dell’effrazione, di un anticonformismo attivo ed autentico, di intelligenze e personalità ricettive e originali, alcune di queste ancora oggi presenti e operanti, con una certa continuità evolutiva, nello scenario artistico siciliano e nazionale, altre oscurate, se non mortificate, da una distrazione colpevole e superficiale, altre ancora sospese dalla morte nel gesto vitale di una creatività che sarebbe stata ancora capace di dare i suoi frutti nel nostro presente.
Eppure, ancora non era stato pensato in Sicilia (ne’ a Palermo, ne’ a Catania, aree maggiormente interessate dai fenomeni dell’arte) un tentativo come quello oggi proposto alle Fabbriche Chiaramontane che indicano, così, un percorso consapevole di non essere esauriente ma certo che esso vada proseguito, approfondito, valorizzato, pensando in futuro di estendere questa ricerca persino agli anni “Ottanta”, anch’essi trascurati dalle istituzioni culturali e non ancora affrontati dagli storici dell’arte siciliana.
È così che da una ricerca dell’Associazione, nutrita dal confronto con altre figure di esperti e appassionati della materia, nasce questa esposizione che delinea uno scenario creativo che si avvale delle opere di:Gaetano Testa, Nino Titone, Giacomo Baragli, Francesco Carbone, Tino Signorini, Gigi Martorelli, Mario Pecoraino, Tano Brancato, Antonio Brancato, Enzo Indaco, Antonio Freiles, Michele Canzoneri, Giovanni Leto, Ferdinando Valentino, Guido Colli, Nicolò D’Alessandro, Toti Garraffa, Enzo Patti, Mario Vitale, Ninni Sacco, Rosario Bruno, Gai Candido, Franco Cilia, Gino Cilio, Silvio Guardi,Carlo Lauricella, Vincenzo Nucci, Alfredo Romano, Lillo Rizzo, Franco Spena, Giusto Sucato, Gaetano Lo Manto

 

Trailer Animaphix 2016 – Festival Internazionale del cinema di animazione: “Tributo a Giovanni Leto”,

Il trailer di Animaphix 2016 “Festival Internazionale del cinema di animazione” è un tributo all’artista siciliano Giovanni Leto. Nasce dall’idea di esplorare gli “orizzonti metafisici” delle sue opere attraverso la tecnica dello stop motion, andando oltre la reificazione pittorica.

Il percorso post-contestuale dell’artista converge idealmente con quello del festival che rivolge particolare attenzione al cinema astratto e sperimentale e guarda in modo trasversale all’arte intesa come linguaggio universale.
In pochi secondi le ondulate, serpentinate e labirintiche sedimentazioni fatte di rotoli di carta prendono vita, si animano, invadendo e conquistando lo spazzio, liberandosi dagli orizzonti metafisici e ritornano materia ridotta allo stato primordiale.

——

The Animaphix 2016 “International festival of animated film” trailer is a tribute to the sicilian artist Giovanni Leto, it comes from the idea to explore the “metaphysical horizons” of his works by the means of the stop moton technique, adding more pieces to the pictorial reification. The post- conceptual path of the artist merges perfectly with the festial, which focuses, in particular, onthe abstract and experimetal cinema and looks transversaly at art as a universal language.
In a few second, the wavy, snaky and labyrinthine sediments made of rolls of paper coeminto life, they animate, invading and conquering space, releasing themselves from metaphysical and turning back into primordial matter.

 

ideated by Rosalba Colla
direction & Animation by Angela Conigliaro & Riccardo Matera
sound & music Giocchino Balistreri

 

 

 

La “FAM Gallery” prende «Forma»

 

 

“FAM Gallery” prende «Forma» 

Dal 23 aprile al 31 luglio 2016 è allestita alla FAM Gallery di Agrigento, la mostra Progetto «Forma»: un approfondimento sull’arte italiana dal secondo dopoguerra che, concentrandosi sul medium pittorico, indaga il succedersi dei vari stili e linguaggi fino al prevalere dell’Astrazione e alle successive sperimentazioni.
Mantenendo viva l’attenzione su artisti storicizzati di origini siciliane, l’esposizione prevede un frequente turn over delle opere in mostra.
Tra gli artisti:
Pirandello, Migneco, Accardi, Consagra, Sanfilippo, Schiavocampo, Panzeca, Isgrò, Leto. Maugeri, Pinelli, Rizzo, Bruno, Moncada, Zanghi, Simeti, Vedova.

Un ciclo d’incontri con collezionisti e storici dell’arte animerà lo spazio.

FORMA, 23/4 – 31/7 2016.  Orari: da martedì a domenica 17.30 – 20.30; sabato e domenica anche la mattina 11 – 13 , lunedì chiuso. FAM GALLERY, via Atenea 91 Agrigento, Tel. 0922 27532, www.famgallery.it,  info@famgallery.it

 


“I migliori cento artisti italiani degli ultimi quarant’anni” – Flash Art n. 215 aprile 1999,

 

La rivista Flash Art n. 215 aprile 1999, pubblica la classifica de

“I migliori cento artisti italiani degli ultimi quarant’anni”, classifica che vede Giovanni Leto  in compagnia di artisti  di rilievo internazionale, tra cui: Piero Manzoni, Gino de Dominicis, Pino Pascali, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Luigi Ontani, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto.